streaming odeion giovinazzo

di Annarita Fasano

Su il sipario, anche se solo per una serata, al teatro Odeion di Giovinazzo.

Tutto questo grazie a “Indovina chi viene a (s)cena”, il format ideato dal Teatro Pubblico Pugliese e reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Giovinazzo che ha aderito all’iniziativa.

Sabato 6 marzo ben due gli spettacoli trasmessi in diretta streaming proprio dall’auditorium.

Direttamente dalla sede della Fondazione Defeo Trapani gli spettatori hanno potuto seguire le compagnie “Reggimento Carri” alle 19 e “Senza Piume Teatro” alle 20. Per quest’ultima è andato in scena l’attore, regista e drammaturgo giovinazzese Damiano Francesco Nirchio, cimentatosi ne “L’anniversario” in collaborazione con Bembè Arti Musicali e Performative. Protagonista assoluta di questo secondo spettacolo Giovinazzo, “diventata materia e centro del mio racconto” come precisa lo stesso Nirchio.

«Per scelta non recitavo più da anni –spiega l’artista giovinazzese– visto che mi sto dedicando alla drammaturgia. Da un bel po’ mi era tornata la voglia di stare in scena, più che altro nella veste di narratore per raccontare le storie che scrivo. Poi è capitata quest’occasione e ho capito che poteva essere quella giusta per ritornare sul palcoscenico».

Un ritorno coinciso con l’omaggio alla sua Giovinazzo.

«È stato molto carino mettere Giovinazzo al centro del mio racconto così come richiesto dal format ideato dal Teatro Pubblico Pugliese. Si tratta di tre, quattro quadri in cui ho ripescato nei miei ricordi di bambino attingendo anche dalla memoria della generazione precedente».

Raccontare Giovinazzo a Giovinazzo. Come è stata la sua prima volta all’Odeion?

«L’Odeion è un piccolo gioiello. Come ho detto nello spettacolo, l’auditorium sito in via delle Filatrici è una sana follia visto che la famiglia D’Attolico avrebbe potuto optare per qualcosa di più remunerativo e sicuro. Ed invece ha deciso di creare uno spazio culturale: un posto molto bello. Peccato che per motivi di spazio non sia adatto ai grandi allestimenti teatrali come tutti i miei spettacoli. Grazie però a “Indovina chi viene a (s)cena” è stata possibile questa esperienza che mi ha permesso di portar un mio lavoro su quel palcoscenico».

E soddisfatta di aver, anche solo virtualmente, riaperto il sipario dell’Odeion, lo è anche Teresa Picerno, presidente della Fondazione Defeo Trapani: «Finalmente su questo palco è tornata a scorrere la vita. L’auditorium è tornato, anche se solo temporaneamente, ad essere quello per cui era nato e quello per cui abbiamo lottato e stiamo continuando a lottare: uno splendido contenitore culturale. La prossima sfida? Riempire questa meravigliosa cornice con il nostro pubblico. È la condivisione con i nostri spettatori la vera magia dell’Odeion».